Moena, anticamente chiamata “Mojena”, dal latino “Molis”, terreno umido, palude. Lo stemma comunale raffigura infatti un barcaiolo.
All’alba e al tramonto le cime che avvolgono Moena si tingono di rosa, trasformando la Fata delle Dolomiti in un paese di favole e leggende.

Moena Val di Fassa Italian Travellers
Cerniera tra la Val di Fassa e la Val di Fiemme, Moena, abbracciata dai Monti Pallidi, da boschi profumati e prati punteggiati di delicate fioriture, si sviluppa in un centro compatto che negli ultimi anni ha subito importanti cambiamenti, sempre in linea con le tradizioni.
In estate Moena è particolarmente apprezzata per le comode passeggiate ed i numerosi sentieri da percorrere anche in mountain bike in inverno è il cuore pulsante della ski area Alpe Lusia – San Pellegrino, un comprensorio caratterizzato da una moderna e funzionale rete di impianti di risalita e da splendide piste mozzafiato.

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La sensibilità verso la tradizione ladina e il territorio vive anche nella cucina. Protagonista di tante ricette è il famoso formaggio Puzzone di Moena DOP, da anni presidio Slow Food.
Moena è la cittadina ideale per rilassarsi, per lasciarsi conquistare da uno shopping tra i tanti negozi del centro, tra le piccole botteghe artigiane ed i mercatini tipici.

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La chiesa di S. Vigilio, patrono del paese, sovrasta l’abitato di Moena con il suo campanile gotico. Fu consacrata nel 1164 dal Principe Vescovo di Trento Adalpreto II. Al suo interno si possono ammirare numerose opere, tra cui la pala d’altare del pittore moenese Valentino Rovisi (1715-1783), allievo del Tiepolo a Venezia. Si tratta sicuramente dell’artista valligiano di maggior valore ed ha lasciato in tutta la provincia numerose testimonianze.

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